PREMIO STREGA – PROPOSTI IBS.IT

About me



Caro lettore,
ti ringrazio calorosamente per essere entrato nel mio salottino letterario virtuale, per esserti trattenuto e per aver avuto la curiosità di conoscermi meglio.

Gli scaffali di Valery nasce su Instagram il 25 giugno 2018 con il nome “Gli scaffali di Magatha” (in onore di una certa Agatha), dopo giorni di riflessioni. Solo pochi mesi prima avevo iniziato a scrivere delle recensioni, attività che non avevo mai svolto e che è germogliata spontaneamente, da un giorno all'altro, accompagnata dall'impulso incontenibile di condividere la mia passione per i libri con il mondo intero. Ho iniziato quindi a pubblicare i miei commenti e le mie foto sul profilo Instagram, mentre utilizzavo Anobii per le recensioni più lunghe. 

L'esigenza di offrire una casa più accogliente ai miei scritti ha fatto scaturire pian piano il desiderio di creare il mio primo Blog Letterario. Un luogo tutto mio, dove poter ospitare altri lettori e dare voce alle mie opinioni, con sincerità e creatività.

Storia di un inizio tardivo

Com'è nato il mio amore per la lettura? Per spiegartelo, ti racconto una storia atipica.

Devi sapere che quando ero bambina non amavo leggere. Non so il perché, ma proprio non mi andava. Quando a scuola ci davano da leggere un libro per le vacanze estive, io non lo leggevo, e mi limitavo a scopiazzare la trama in quarta di copertina per consegnare il mio riassunto. Mio padre mi regalava costantemente dei libri bellissimi, ma io all'epoca non li apprezzavo, preferivo passare il mio tempo diversamente.

Ero quindi un'adolescente decisamente “inconsapevole”, quando all'età di 17 anni il docente di storia ci assegnò da leggere "I pilastri della terra" di Ken Follett per le vacanze estive. A quei tempi studiavamo il Medioevo, per cui questo libro ci calzava davvero a pennello. Ovviamente io non avevo nessuna intenzione di leggerlo.

Mancava solo un mese alla riapertura dell'anno scolastico, ed io avevo quasi rimosso “la cosa”, quando incontrai una mia compagna di classe che, non solo mi ricordò del compito, ma mi disse anche che nemmeno lei aveva ancora acquistato il libro perché, un pò come me, non aveva tanta voglia di imbattersi in quel tomo spaventoso di 1500 pagine. Unite da comune ritrosia e spinte da un nascente senso del dovere, ci facemmo coraggio a vicenda e andammo in libreria a procurarci il romanzo.

Quando iniziai a leggerlo, mi si aprì un mondo. La trama coinvolgente, le descrizioni accurate e i personaggi talmente nitidi da sembrare vivi, mi catapultarono in un'altra dimensione. Stavo leggendo veramente. Stavo girando le pagine ad un ritmo incredibile, e mi stavo emozionando. Era questo dunque “leggere”?
Da quel momento i libri sono diventati miei amici. Li ho cercati fra gli scaffali della libreria di casa mia, fino a quel momento inesplorata, in biblioteca, dove mi recavo periodicamente, e nelle librerie, naturalmente.

Le mie letture

Leggo di tutto. Mi piace indagare la letteratura a 360°, spinta da un'innata curiosità.

Un ruolo fondamentale è occupato dai classici, ai quali cerco di dedicare del tempo periodicamente, perché voglio capire da dove veniamo.

Tra i tanti classici che hanno lasciato il segno, ci sono: “Cime tempestose” di Emily Bronte, “Siddharta” di Herman Hesse, “La fattoria degli animali” di George Orwell, “Marcovaldo” di Italo Calvino, “Storia di una capinera” di Giovanni Verga, “Emma” di Jane Austen, “L'insostenibile leggerezza dell'essere” di Milan Kundera, “Frankenstein” di Mary Shelley, “La signora delle camelie” di Alexandre Dumas figlio, “De profundis” di Oscar Wilde, “L'idiota” di Fëdor Dostoevskij e “Senza famiglia” di Hector Malot.

Uno dei miei obiettivi nella mia vita da lettrice è quello di leggere tutti i romanzi di Agatha Christie, conosciuta con “Dieci piccoli indiani” nel 2004. La regina del giallo ha un posto speciale nei miei scaffali, perchè la adoro e perchè le voglio bene. Così come voglio bene a Ray Bradbury, un autore straordinario che ho scoperto solo pochi anni fa e che è entrato prepotentemente nell'olimpo del mio cuore, accanto alla regina del giallo. Quando ho letto “Paese d'ottobre”, ho capito che è proprio lui lo scrittore che avevo sempre sognato di leggere.


Tra i narratori contemporanei, il mio preferito è Ken Follett, naturalmente. Altri autori che leggo e apprezzo molto sono Banana Yoshimoto, della quale colleziono i suoi meravigliosi romanzi, Gianrico Carofiglio, Carlos Ruiz Zafòn, Paolo Maurensig, Simonetta Agnello Hornby e molti altri.



Da qualche anno mi sono avvicinata alla letteratura giapponese, con autori come Junichiro Tanizaki e Yasunari Kawabata, ma sono solo all'inizio di un viaggio che mi affascina sempre di più.

Non solo libri


Cosa faccio quando non leggo? Scatto foto. La macchina fotografica è il prolungamento naturale del mio braccio destro, non potrei vivere senza fotografare. Tra i miei sogni, c'è quello di vedere nelle librerie un mio scatto sulla copertina di un libro. 

Quando non leggo e non scatto foto, vedo i film tratti dai libri e mi diverto a trovare connessioni tra le diverse forme d'arte. Da quando nel 2016 ho scoperto il magico mondo dello Studio Ghibli, mi sono appassionata all' animazioneAltri generi cinematografici che prediligo sono i thriller psicologici, la fantascienza, i film drammatici, i noir e i polizieschi. Da qualche anno coltivo l'ambizione di recuperare tutti i film cult che non ho ancora visto, come tutte le opere del grande Alfred Hitchcock e molti altri.
Amo profondamente il mare, le lunghe passeggiate nella natura, le bizzarrie delle nuvole, la grandiosità dei tramonti, i colori caldi dell'autunno e quelli sgargianti della primavera.


Spero che fra le mie righe troverai quel senso di benessere che si prova quando si chiacchiera con un'anima affine, oltre che tanti spunti interessanti e consigli utili.

Buona lettura,