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domenica 14 luglio 2019

RECENSIONE | PRESAGIO TRISTE di Banana Yoshimoto



Titolo: Presagio triste
 
Autore: Banana Yoshimoto
 
Genere: Narrativa
 
Editore: Feltrinelli
 
Pagine: 128
 
Anno edizione: 2003
 
"Quel presagio assomigliava molto al tramonto autunnale. Mi sembrava che i raggi del sole calante mi colpissero in fondo al cuore."
Nella vita apparentemente perfetta di Yayoi, una ragazza di diciannove anni che vive con una famiglia affettuosa e attenta, sussiste un velo di tristezza che lei stessa non sa spiegarsi. Quel senso di incompiutezza la rimanda alla sua infanzia, periodo del quale non ricorda praticamente nulla.
Quando il turbamento è troppo forte, Yayoi si allontana da casa senza riferire dove andrà, provocando la preoccupazione dei genitori e del fratello Tetsuo, un ragazzo adorabile per il quale la giovane prova un affetto profondo.

Dopo un periodo particolarmente delicato, durante il quale vengono a trovarla delle strane premonizioni, Yayoi decide di preparare il suo borsone e di andare via per un pò. Senza nemmeno sapere il perchè, si dirige verso l'abitazione di sua zia Yukino, una maestra di musica sui trent'anni che non vede quasi mai e che vive da sola in una casa piena di polvere e malinconia. Pur vivendo in un ambiente opposto al suo, Yayoi si sente stranamente a suo agio, e riesce persino ad entrare in sintonia con quella donna così misteriosa, che conduce la sua esistenza avvolta da un'ombra di inspiegabile trascuratezza.
"La stanza, all'avvicinarsi della sera, era silenziosa come l'eternità. Annuii e la zia, senza guardare lo spartito, cominciò a suonare una musica molto tranquilla. Al piano la zia teneva la schiena perfettamente diritta, e il suo profilo seguiva attentamente il movimento delle dita. Mentre la musica si fondeva con il rumore del vento e della grandine, si materializzava un mondo fantastico, ed era come se mi trovassi in un luogo sconosciuto e straniero. In quel momento vivevo in un sogno. Per qualche istante dimenticai completamente la morte del nonno, il dolore della zia e ogni altra cosa, l'orecchio teso solo verso quello spazio misterioso."
La magia che si crea tra le due donne subisce una brusca interruzione quando Yukino esce di casa per andare a lavoro e non torna più. Proprio quel giorno, Tetsuo intuisce dove si trova sua sorella e passa a salutarla. Allarmati dalla scomparsa di Yukino, decidono di partire insieme per Karuizawa, luogo nel quale potrebbe essersi rifugiata. Alle disperate ricerche si unirà anche Masahiko, un ex allievo di Yukino con il quale la giovane donna aveva avuto una relazione.
"Era ormai piena notte, una notte che di nuovo mi faceva sognare una persona che non c'era. Avevo la sensazione che noi tre fossimo lì, intorno a quel tavolo, da un temopo molto antco e remoto, a parlare dei nostri ricordi della zia. Nel fondo di questo sogno sereno, eravamo riuniti in una stanza luminosa e tranquilla, ognuno aperto allo stesso modo verso gli altri, in un totale abbandono. Notti così sono rare. Notti in cui il grado di sentimento, la condizione del vento, il numero delle stelle che scintillano, la quantità di malinconia che cresce nel cuore di ognuno... tutti questi elementi si compongono in un equilibrio perfetto."
La scomparsa di Yukino sarà l'inizio di un viaggio non solo fisico, ma anche emotivo. Un segreto fino ad allora celato verrà a galla, provocando dei significativi cambiamenti nelle esistenze dei giovani protagonisti.

Anche in questa storia è presente il marchio di fabbrica della Yoshimoto, che con la sua straordinaria capacità di descrivere con parole semplici ma incisive gli stati d'animo dei personaggi, riesce sempre a catapultarmi in un'altra dimensione. Una buona dose di mistero e di paranormale lo differenzia dal resto delle sue opere, rendendolo particolarmente intrigante.

Yukino è senza dubbio uno dei personaggi più riusciti di Banana Yoshimoto. Con il suo suggestivo "fascino inquieto", spicca e domina l'intero romanzo, anche quando uscirà misteriosamente di scena.

Presagio Triste è il secondo romanzo dall'autrice giapponese e fu pubblicato la prima volta in Giappone nel 1988. La prima edizione italiana risale al 2003, ma io l'ho letto solo l'anno scorso grazie ad una mia amica che, conoscendo la mia passione per la nota scrittrice, me lo portò ad un'incontro con il nostro gruppo di lettura. Sicuramente prima o poi lo acquisterò, sia perchè l'ho amato particolarmente, sia perchè la mia piccola collezione Yoshimoto non può di certo restare senza una delle sue perle più pregiate.

LA MIA VALUTAZIONE: ⭐⭐⭐⭐⭐ / 5 

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