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mercoledì 8 maggio 2019

RECENSIONE | IL SILENZIO DELL'ONDA di Gianrico Carofiglio


Titolo: Il silenzio dell'onda
 
Autore: Gianrico Carofiglio
 
Genere: Narrativa
 
Editore: Rizzoli
 
Pagine: 300
 
Anno edizione: 2011


Pubblicato per la prima volta nel 2011 dalla Rizzoli e finalista al Premio Strega nel 2012, Il silenzio dell'onda di Gianrico Carofiglio ha tardato qualche anno prima di approdare sul mio comodino, nonostante conoscessi e apprezzassi già da tempo le opere dell'ex magistrato pugliese.
Si tratta di un romanzo contemporaneo che strizza l'occhio ai classici noir americani, senza mancare di originalità e profondità.
Sono particolarmente affezionata a questo romanzo, sia per le emozioni che mi ha trasmesso, sia perchè leggerlo mi ha spinta a scrivere la mia prima recensione circa un anno fa. Eccola qui, con qualche piccola correzione.

Roberto Marìas, anima persa nel buio della depressione, vive le sue giornate in una Roma "straniera", scandendo i giorni che lo separano dalle sue due sedute settimanali con lo psichiatra, unico appuntamento al quale si reca con un briciolo di buona volontà.
Attraverso i dialoghi e soprattutto i silenzi con il dottore, del quale non viene mai dichiarato il nome, si scopre che Roberto è un ex agente sotto copertura divorato da un doloroso passato e marchiato da da gravi pedite, rinunce e sensi di colpa. Costretto per lavoro a mischiarsi con criminali e delinquenti, ne aveva preso spesso le fattezze, desiderando persino di piacere loro, di essergli amico. Plasmato e confuso dal suo lavoro a tal punto da non essere più padrone di se stesso, aveva vissuto come trasportato da un'onda implacabile, incapace di cavalcarla. E probabilmente avrebbe continuato a vivere come un burattino impazzito, se non avesse incontrato sul suo cammino un dolore talmente forte da costringerlo a fermarsi.

“Un conto è aspettare l’onda, un conto è alzarsi sulla tavola quando arriva”

Eppure da bambino Roberto le sapeva cavalcare molto bene le onde, quando faceva surf con suo padre in California.
Nel presente dell'ex carabiniere invece ci sono solo le sue lunghe e vuote passeggiate a scopo terapeutico, qualche cena con un collega che lo tratta palesemente come un malato di mente, e i suoi incontri casuali sull'uscio dello studio dello psichiatra con Emma, ex attrice di teatro e di pubblicità più o meno note, dalla quale Roberto si sente misteriosamente sempre più attratto.

Tra sogno e realtà

La ricostruzione del passato di Roberto e il suo grigio presente vengono sin da subito alternati con le parole scritte sul diario da Giacomo, undicenne introverso e orfano di padre. Nel suo diario il bambino racconta di un sogno ricorrente, dell'apparizione di un cane di nome Scott e di Ginevra, sua coetanea della quale è segretamente innamorato nella vita reale.


"Dall'altra parte sta succedendo qualcosa di triste"

Suggerisce Scott al bambino. Ed ecco che la realtà si mescola con il sogno, il sogno attinge informazioni dalla realtà, e tutto si confonde in un mare di incertezze e di desideri.

"Avrebbe potuto dire che era un'ebbrezza che tagliava tutto da parte a parte: il tempo, lo spazio, la tristezza e il bene e il male, e l'amore e il dolore e la gioia e la colpa. E il perdono – anche quello più difficile, che chiediamo a noi stessi. E il cerchio della vita, e le storie dei padri e dei figli, e della loro disperata ricerca gli uni degli altri."

Gioco di specchi

I numerosi parallelismi fra i tre protagonisti rendono questo romanzo particolarmente affascinante: la vita da infiltrato di Roberto è stata una sorta di recita, così come Emma recitava quando era un'attrice. Giacomo confonde sogno e reltà, così come Roberto in passato aveva pericolosamente mescolato il lavoro con la sua interiorità. Giacomo ha perso il padre in tenerà età, così come è accaduto a Roberto. Emma convive con un orribile senso di colpa, così come Roberto non riesce a superare il suo.

Risulta tangibile il senso di vuoto che provano i tre personaggi e il bisogno di ciascuno di redimersi, in qualche modo. La narrazione serrata e al contempo soffice di Carofilglio, mi ha tenuta sospesa tra la curiosità di sapene di più sul passato dei personaggi e il desiderio di scoprire un lieto fine. 
 
Posso definire questo romanzo un mirabile viaggio nel mondo della psiche e delle coincidenze, un gioiello confezionato da Carofiglio per lettori sensibili. 

VALUTAZIONE ⭐⭐⭐⭐⭐

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