E'
tempo di indossare indumenti più pesanti, di sorseggiare le prime
tisane calde, di poggiare un plaid sulle gambe con l'agenda e un buon
libro tra le mani. E' tempo di salutare la travolgente estate per
dare il benvenuto al malinconico
autunno, una delle
stagioni preferite dalla maggior parte dei lettori (me compresa).
In
autunno, lo spettacolo mozzafiato che offre alla vista la natura
ci lascia senza fiato, e ci fa rende più riflessivi, più
percettivi. Le foglie assumono
sfumature calde, il vento profuma di pioggia e i pomeriggi si fanno
scuri presto. Questo cambiamento
ci influenza con la delicatezza e la forza di un sussurro, perché
l'autunno è una stagione di transizione, e come tale non
urla, non eccede. Così come gli alberi si spogliano dalle foglie
ormai secche, anche noi sentiamo il bisogno di mettere via ciò che
non ci serve più, per dare spazio al mutamento.
I
miei consigli per l'autunno, basati sulle mie esperienze di lettura, riguardano un ventaglio ampio di tematiche, quali mistero,
malinconia, contemplazione e rinnovamento. Una selezione piuttosto varia quindi, che spero soddisferà la vostra curiosità.
1)
PAESE D'OTTOBRE di Ray Bradbury
Il
primo libro che mi viene in mente pensando all'autunno è Paese
d'ottobre, una raccolta di racconti poco conosciuta, che
merita invece di essere riscoperta e celebrata al pari di altre opere
più famose dell'autore. Si tratta di 19 storie ambientate nei
luoghi dell'infanzia di Bradbury, ossia nelle piccole cittadine
dell'immutabile Middle West agricolo. Scritte negli anni 40 e 50,
furono considerate dallo stesso autore le sue "cronache
terrestri". Senza nulla togliere alle sue celeberrime "cronache
marziane", lette l'anno scorso, amate e recensite,
ritengo che "Paese D'ottobre" abbia qualcosa in più. Al
momento è il mio libro preferito di Ray Brabury, e non mi
stancherò mai di consigliarlo in ogni occasione, specialmente in
autunno.
“In ottobre la luce del sole declina facendo sfumare gli oggetti quotidiani tra le ombre ed è allora che, dietro le apparenze più comuni, ci è dato di vedere il fatto straordinario che spalanca la possibilità di realtà misteriose e di mondi diversi, nascosti dietro la facciata sonnacchiosa della provincia americana.”
Ogni racconto è impregnato da un'atmosfera oscura e conturbante. Il reale si mescola all' assurdo, formando situazioni bizzarre che provocano non solo tensione, ma anche tanta curiosità. I protagonisti non sono solo esseri umani, ma anche oggetti occulti o entità incomprensibili. Uomini alati, cani fenomenali, fantasmi, nani, scheletri, bambini, assassini, barattoli, folle di persone, venti incessanti, vie sotterranee... sono solo alcuni tra i “personaggi” che incontriamo in questa sorta di circo della follia. Lo stile originale e sontuoso di Ray Bradbury raggiunge in quest'opera il suo massimo splendore. Una raccolta imperdibile, di cui sentirete la mancanza una volta arrivati al termine.
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2)
HIGH
& DRY PRIMO AMORE di Banana Yoshimoto
Ho
scelto questo libro di cui vi ho già parlato ampiamente in una
recensione perché il primo amore raccontato dalla giovane
protagonista, Yuko, nasce proprio in autunno. A questa stagione
l'autrice dedica parole dense di dolcezza, mentre i personaggi
muovono i loro passi accompagnati dalla tipica atmosfera sospesa
tra realtà e magia tanto cara all'autrice giapponese, e anche a
noi lettori.
Una lettura semplice e al contempo profonda, utile per
far entrare un po' di tenerezza nelle nostre piovose giornate
autunnali.
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Se
c'è qualcuno che sa come raccontare il mistero, non può che essere
lei:
Madame Agatha Christie. Ho pescato dalla sua vasta produzione letteraria questo giallo perché è un'intrigante combinazione di mistero e malinconia. Scritto nel 1967, narra di una tragica storia d'amore dal punto di vista del protagonista principale maschile, Michael Rogers. C'è una casa in cui avvengono fatti inspiegabili, ci sono le famiglie dei due innamorati che non accettano la loro relazione, c'è tanta introspezione, e poi c'è il delitto, ovviamente.
Madame Agatha Christie. Ho pescato dalla sua vasta produzione letteraria questo giallo perché è un'intrigante combinazione di mistero e malinconia. Scritto nel 1967, narra di una tragica storia d'amore dal punto di vista del protagonista principale maschile, Michael Rogers. C'è una casa in cui avvengono fatti inspiegabili, ci sono le famiglie dei due innamorati che non accettano la loro relazione, c'è tanta introspezione, e poi c'è il delitto, ovviamente.
È
uno dei romanzi atipici della Christie, in cui non troviamo nessuno
degli investigatori da lei creati. Nonostante lo abbia letto
esattamente 10 anni fa, ricordo molto bene l'atmosfera leggermente
romantica
di questo libro e la sensazione di fatalità
che aleggia sui personaggi. Conto di rileggerlo presto.
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4)
MARCOVALDO di Italo Calvino
A
proposito di contemplazione e del passare delle stagioni, non potevo
non inserire anche Marcovaldo, il mio libro preferito di Italo Calvino. Letto durante gli anni delle scuole superiori, è stato
uno dei pochi libri letti “per dovere” capace di attirare la mia
attenzione.
È una raccolta di venti novelle, cinque per ogni
stagione. All'autunno in particolare Calvino dedica in questa sua
opera delle descrizioni vivide e indimenticabili.
Protagonista
degli episodi è Marcovaldo, un manovale curioso, sensibile e
creativo. Lo seguiamo nelle sue piccole grandi avventure quotidiane
nella grande città industriale in cui vive con la sua
famiglia. Marcovaldo è emblema del del cittadino moderno.
Desideroso di evadere dai fumi dell'industrializzazione, cerca
continuamente il contatto con la natura. Vengono descritte con
semplicità vicende e situazioni che non fanno solo sorridere, ma
anche riflettere.
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5)
IL MAGICO POTERE DEL RIORDINO di Marie Kondo
In
Giappone Marie Kondo è riconosciuta come la regina
dell'ordine. In questo libro la giovane paladina del minimalismo
ci spiega come alleggerire i nostri spazi e le nostre vite
utilizzando il suo personalissimo metodo di riordino, strategia
affinata in anni di esperienza nelle case degli accumulatori
compulsivi. Partendo dall'imperativo “buttare via”, Marie Kondo
ci invita prima di tutto a liberarci dagli oggetti inutili che
soffocano non solo le nostre case, ma anche le nostre anime. Dobbiamo
lasciare andare il passato e circondarci solo delle cose che
ci trasmettono gioia nel presente, senza ripensamenti. Così facendo,
la nostra vita subirà un notevole cambiamento in positivo.
“La vita vera comincia dopo aver riordinato.”
“Il
magico potere del riordino” contiene suggerimenti interessanti,
soprattutto su come ordinare gli armadi, i vestiti e gli spazi in
generale, ma dal punto di vista della scrittura l'ho trovato
piuttosto ridondante.
Molti concetti vengono ripetuti troppe volte, quindi la lettura ne
risente notevolmente. Alcuni episodi della vita della Kondo lasciano
un po' perplessi per la maniacalità con la quale si dedica a questa
sua attività sin da bambina. Tra i consigli che non applicherò mai
nella vita, c'è quello di buttare via i libri che non vogliamo più
tenere. Eh no mia cara Marie Kondo, su questo punto non sono per
niente d'accordo con te! Per il resto, è sicuramente un manuale
stimolante, che invoglia ad intraprendere un percorso di
trasformazione non solo esteriore ma anche - e soprattutto -
interiore.
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